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Il regime di Menghistu
Il 12 settembre 1974, dopo una serie di scioperi e agitazioni, il negus
venne deposto da un colpo di stato militare. Per governare il paese fu
creato un Consiglio amministrativo provvisorio (detto DERG), composto
da un'ottantina di membri, gran parte dei quali appartenenti alle forze
armate o alla polizia.
Alla fine del 1974 venne annunciata l'instaurazione di un'economia di
tipo socialista controllata dallo Stato e, all'inizio del 1975, tutti
i terreni agricoli furono nazionalizzati e ridistribuiti ai lavoratori.
Nel marzo del 1975 venne proclamata la Repubblica.
Nel corso del 1976 il colonnello Menghistu Hailé
Mariam emerse come principale figura politica del paese e scatenò
una sanguinosa repressione.
A metà del 1977 il regime riuscì a respingere, con l'aiuto
militare di URSS e Cuba, l'invasione della Somalia intervenuta in appoggio
ai secessionisti dell'Ogaden. Non riuscì invece ad arrestare il
movimento indipendentista eritreo, che estese il fronte militare.
Nel 1984, Menghistu fu eletto segretario generale del
neonato Partito etiopico del lavoro (WEP), di stampo comunista, che divenne
il partito unico; nel 1987, in base a una nuova Costituzione che prevedeva
anche l'elezione di un'assemblea legislativa unicamerale (lo Shengo),
fu proclamata la Repubblica democratica popolare d'Etiopia, di cui lo
stesso capo del partito divenne presidente.
Ma la sorte di Menghistu era ormai prossima, la profonda crisi economica,
il diffondersi del malcontento e dell'opposizione, anche armata, e soprattutto
il rafforzarsi del movimento di indipendenza eritreo provocarono il collasso
del regime.
Nel 1990 due movimenti ribelli alleati, il Fronte rivoluzionario
democratico del popolo etiopico (FRDPE, in cui confluì il più
vecchio Fronte popolare di liberazione del Tigrè, o FPLT) e il
Fronte popolare di liberazione dell'Eritrea (FPLE) si impossessarono delle
province settentrionali e, nel maggio 1991, Menghistu fuggì nello
Zimbabwe.
La difficile ricostruzione
Il nuovo governo dovette affrontare il gravoso compito di ricostruire
la nazione; nel 1995 fu promulgata una nuova Costituzione che trasformò
il paese in una repubblica democratica federale. Nel 1995 si svolsero
le elezioni parlamentari, che videro la vittoria del FRDPE e la nomina
di Meles Zenawi alla carica di premier.
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